Curiosità su Alessandro Manzoni

Alessandro Manzoni è stato un gigante della letteratura italiana, come poeta, drammaturgo e romanziere.

Le sue opere sono state decisive per il sostegno alla creazione di un sentimento nazionale. La sua opera di unificazione della lingua, attuata nella sua opera più conosciuta, ha sicuramente contribuito a fare dell’Italia una nazione unica, riconoscibile, con una lingua nazionale propria.

Lo conosciamo come il più importante romanziere dell’età moderna in Italia, autore di un libro, “I Promessi Sposi” che fa parte del percorso di formazione di ogni studente.

Dalle sue poesie e dalle sue opere sono state tratte riduzioni cinematografiche, citazioni, rassegne di critica letteraria. È insomma considerato, insieme a Leopardi, il gigante per eccellenza dell’800. Ma Alessandro Manzoni aveva una sfera privata, onorato e riverito fino alla morte, in qualità di senatore del Regno d’Italia, in verità la sua personalità era particolare.

Quasi quanto quella del Leopardi.

E non mancano delle curiosità sulla sua biografia, che spesso vengono omesse a scuola, ma che aiutano a comprenderne il carattere e in qualche modo la genesi della sua opera.

  • Non era un aristocratico vecchio stampo, ma proveniva comunque da una famiglia nobile che si era stabilita in Lombardia fin dal 1500. La sua era una casata ricca: possedevano vigneti, pascoli, mulini e molta liquidità.
  • Era castano di capelli e riccioluto e mantenne un aspetto austero fino all’età matura. Scrisse la prima poesia a 17 anni, come tutti i poeti che si rispettano. Senza timore sottoponeva le sue creazioni a poeti affermati come Vincenzo Monti.
  • Era nipote di Cesare Beccaria. L’autore della celebre opera Dei Delitti e Delle Pene era suo nonno materno, padre di Giulia la mamma di Alessandro.
  • Con la madre Giulia non ha molti rapporti tanto che i due rimangono molto distante. Lei è a Parigi presso Carlo Imbonati. Una volta ricongiunto con la madre ne subisce l’influenza, in quanto donna molto moderna, spigliata e brillante. Visse la giovinezza nella capitale francese.
  • Il Manzoni soffriva di panico e di agorafobia – il panico lo costringeva a uno stato perenne di ansia, che spesso sfociava nella depressione. Non usciva mai da solo e temeva sempre che qualcosa stesse per accadergli, se lasciato in disparte in uno spazio aperto.
  • Sempre per motivi dovuti all’ansia e alla depressione non camminava mai sul suolo bagnato.
  • A causa dei suoi stati di ansia e di agitazione, spesso era preda di balbuzie incontrollabili. Questo difetto lo portava ad allontanarsi ancora di più dal pubblico e gli rendeva impossibile tenere una qualsiasi conferenza o intervento. Se lo faceva aumentava l’ansia e rimaneva immobile.
  • Era precisino e puntiglioso: sul suo romanzo ci sono almeno quattro versioni conosciute, delle quali non era mai soddisfatto. Quando il romanzo andò in stampa era capace di bloccare le rotative se la punteggiatura non era corretta, semplicemente per una svista.
  • Manzoni era comunque un uomo che aveva fascino e infatti aveva sposato Enrichetta Blondel, di origine francese.
  • Da lei ebbe addirittura dieci figli, di cui sette maschi. Nonostante questa progenie, è molto difficile risalire a una parentela con il celebre poeta. Anche se qualcuno prova sempre a dimostrare la sua discendenza.
  • L’artista Piero Manzoni, noto per le sue opere provocatorie, affermava di essere discendente di un ramo della famiglia del suo più noto antenato.
  • Quando si conobbero lui aveva 22 anni, Enrichetta sedici. Insieme si convertono al cattolicesimo (1810) negli anni successivi, dopo il matrimonio celebrato con rito evangelico.
  • Alessandro Manzoni è uno dei pochi letterati italiani ad aver avuto l’onore di sedere in Senato, come senatore onorario.
  • Al suo tempo c’era anche il poeta romano Trilussa. Nella Repubblica contemporanea, la carica di senatore a vita è stata ricoperta da Eugenio Montale, Eduardo De Filippo, Mario Luzi.
  • Nonostante fosse anziano alla data della morte (88 anni) morì a causa dei postumi di una caduta dall’uscita di una chiesa. È sepolto nel Famedio del Cimitero Monumentale di Milano.

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