Perché leggere 1984 di George Orwell

La recensione

Nella mia libreria personale, 1984 occupa uno spazio speciale. L’ho sempre considerato un romanzo che non si può non amare. E non tanto per lo status di classico che si è guadagnato nei decenni successivi.

Penso che dipenda dal fatto che si tratti di un’opera miracolosa. Un romanzo dove stile, trama, ambientazione e personaggi si combinano al più alto livello.

Così, le motivazioni di tutti i personaggi appaiono subito chiare. E il romanzo, fin dal principio, sembra chiamarti a una presa di posizione.

Rispetto alla satira fiabesca de La fattoria degli animali, in 1984 il messaggio politico è frontale. Orwell costruisce una distopia lucida, implacabile, in cui la ribellione assume i contorni struggenti di una storia d’amore clandestina.

Rispetto ad altri romanzi dello stesso genere, 1984 rimane pessimista fino all’ultimo. L’illusione che almeno i pensieri più reconditi e i sentimenti possano essere al riparo dalla censura crolla man mano che seguiamo le vicende di Winston e Julia.

Winston Smith è il protagonista principale, il personaggio attorno al quale si muove l’azione. Lavorando per il Ministero della Verità, Winston è un ingranaggio della macchina che falsifica la Storia. E si capisce fin dalle prime pagine che c’è una presenza sinistra, non manifesta, che controlla ogni sua mossa.

Pur capendo i meccanismi del controllo e della manipolazione al punto tale da denunciarli clandestinamente in un diario, Winston non è ancora giunto a comprendere per davvero le capacità di quel potere che si dispiega attraverso una martellante propaganda.

Lo scoprirà suo malgrado più avanti, quando sarà costretto a rinnegare tutto, compresi i sentimenti che prima aveva tentato di tenere al sicuro.

La sua sconfitta è la vittoria del Grande Fratello, l’onnipresente leader che attraverso una burocrazia spietata muove i fili delle vite quotidiane delle persone.

In buona sostanza 1984 più che un romanzo è un’esperienza intellettuale che sa ripagare proprio grazie all’enorme qualità della trama e della scrittura. Un libro che non si smette mai di leggere.

winston smith 1984
Il famoso incipit nella versione italiana

Perché leggerlo

Tra i motivi per cui 1984 merita ancora oggi di essere letto ci sono:

  • Una prosa moderna, agile, senza orpelli: lo stile asciutto di Orwell è in netto contrasto con la scrittura ipertrofica a cui spesso siamo abituati.
  • La tematica dello scontro fra individuo e potere assoluto, dove ciò che viene sacrificato è spesso la semplice verità dei fatti.
  • L’attualità delle sue inquietudini: il romanzo nasce per denunciare i totalitarismi novecenteschi, ma anticipa dinamiche oggi familiari, come la sorveglianza digitale, la manipolazione dell’informazione, le post verità e l’erosione della privacy. Il termine orwelliano oggi ha più consistenza che mai.

1984 è quindi un romanzo potente, che pur narrando una storia d’amore – o meglio: il tentativo di amarsi condividendo uno spirito di ribellione, costretto a rimanere soffocato – tocca l’inevitabile corda universale della libertà dell’individuo.

Il romanzo, e penso sia inevitabile, viene spesso chiamato in causa nelle società che mostrano una tendenza totalitaria. Ma viene anche equivocato: è sì una denuncia diretta dello Stalinismo. Ma è anche un manifesto anti-totalitario, qualunque sia la matrice politica di questo totalitarismo.

Ambientazione e temi

“1984” di George Orwell è ambientato nel 1984: la superpotenza di Oceania è governata dal Partito guidato dal Grande Fratello.

Da qui in poi faccio spoiler, quindi non leggere se ancora non l’hai letto.

1984 è ambientato in una Londra del futuro, nel blocco chiamato Oceania, un grosso organismo statale e totalitario, dominato dal Socing (Socialismo Inglese) in perenne guerra contro l’Eurasia e l’Estasia.

Winston Smith lavora per uno dei quattro grandi ministeri di Oceania, il Ministero della Verità, dove ha il compito di modificare documenti e articoli per adeguarli alla versione ufficiale del Partito. La sua quotidianità è sorvegliata in ogni istante, e l’espressione di pensieri non conformi – i cosiddetti psicoreati – è punita.

L’incontro con Julia rappresenta una rottura di questa quotidianità in cui si mischiano pubblico e privato e che dura da tempo immemore, come la guerra tra i mega-stati, sempre in sottofondo.

I due iniziano una relazione segreta e si convincono di poter esplicitare il loro desiderio di ribellione contro il Grande Fratello grazie a O’Brien, un pezzo grosso del partito che si presenta come avversario del leader. Ma l’illusione crolla: O’Brien è un fedelissimo del Partito.

Winston viene catturato dalla psicopolizia e viene sottoposto a severe torture da parte di O’Brien, che mira a spezzare la sua resistenza. Alla fine, Winston è costretto a tradire Julia e, completamente piegato, accetta e ama il Grande Fratello, segnando la totale sottomissione alla dittatura del Partito.

Il significato dell’opera

Il messaggio di 1984 è duplice. Da un lato, rappresenta una critica spietata al totalitarismo – in particolare al regime stalinista – e alla fascinazione che esercitava su parte dell’intellighenzia occidentale. Dall’altro lato, è un monito universale: l’idea che una società possa rinunciare alla verità, alla libertà, persino all’identità, in nome dell’ordine, del controllo e della sicurezza.

Orwell scrive da una posizione di socialismo democratico, che rifiuta qualsiasi forma di autoritarismo. In 1984, ogni elemento – dalla Neolingua al Bispensiero – serve a mostrare come la realtà possa essere trasformata e manipolata ad uso e consumo del potere.

Non esiste più una memoria condivisa, su cui sono tutti d’accordo, almeno come una concatenazione di fatti oggettivi, né una possibilità di resistere: anche l’amore diventa sospetto, un sentimento eversivo difficile da controllare.

George Orwell era un sincero intellettuale socialista, impegnato sul campo (combatté nella guerra civile spagnola, dalla parte delle forze repubblicane, contro i militari capeggiati da Francisco Franco, sostenuto da Hitler e Mussolini) e già a fine anni Trenta aveva denunciato la deriva stalinista della sinistra europea occidentale, criticando il silenzio degli intellettuali inglesi sullo stalinismo, nella seconda parte del celebre saggio “Nel ventre della balena“.

In particolare, l’irresistibile attrazione tra la sinistra del suo paese e il PCUS (partito comunista dell’Unione Sovietica).

È quindi un’opera contro la tirannia, da una posizione definita da egli stesso di “puro socialismo”, per natura antitetico alla dittatura. Ma Orwell non si accontenta di mostrare cosa è la tirannia. Tanto che il suo world-building geopolitico rimane sempre in sottofondo, così che diventa quasi impercettibile distinguere il futuro dalla realtà nel momento in cui scrive.

Da un punto di vista storico, 1984 ottiene una controprova fattuale della sua denuncia durante il XX Congresso del PCUS, quando Krushev denunciò i crimini del suo predecessore, il culto della personalità, la pervasività del suo controllo politico.

Purtroppo George Orwell era venuto a mancare sei anni prima, nel 1950. Rimane tuttavia attuale sia il suo pensiero, sia l’alto valore critico e letterario delle sue opere.

La scheda del libro:

  1. Titolo: 1984 (Nineteen Eighty-Four)
  2. Autore: George Orwell
  3. Anno di pubblicazione: 1949
  4. Genere: romanzo distopico, fantascienza politica
  5. Temi principali:
    • Manipolazione della verità
    • Sorveglianza totale e repressione
    • Identità, libertà e pensiero critico
    • Potere e linguaggio
  6. Editore originale: Secker & Warburg (UK)
  7. Prima edizione italiana: Mondadori, collana La Medusa (1950), traduzione di Gabriele Baldini

I concetti chiave

  • Neolingua: sistema linguistico creato per ridurre il pensiero indipendente.
  • Bispensiero: capacità di accettare simultaneamente due verità contraddittorie.
  • Psicoreato: pensiero non conforme al dogma ufficiale.
  • Slogan celebri:
    • La guerra è pace
    • La libertà è schiavitù
    • L’ignoranza è forza
    • 2 + 2 = 5

Parole chiave del romanzo:

  • Controllo del pensiero
  • Manipolazione della verità
  • Identità
  • Censura
  • Propaganda

Chi dovrebbe leggerlo?

Studenti, appassionati di distopia, attivisti, insegnanti, appassionati di politica non abituati al pensiero critico.

Percentuale di Gradimento Personale

97 %

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